PENSANDO A NATALE

mercoledì 11 gennaio 2012

RICORDANDO VINCENZO

Vincenzo Porzio alla festa
dell'aria Ottobre 2011

Ormai era un fatto acquisito: la mattina aprivo la finestra della cucina e lo vedevo uscire con Peggy, la sua cagnetta dalmata. Lo chiamavo per un saluto in attesa di uscire insieme per la spesa qualche minuto dopo. Ora che non è più mi sembra strano aprire la finestra e non vederlo con il suo sorriso e la sua gioia interiore.
Vincenzo e Peggy
Venne ad abitare a Collefiorito con la famiglia circa 20 anni fa e da quel momento si attivò per fare "qualcosa di sociale" come diceva lui. Fare qualcosa per gli altri senza chiedere ed aspettarsi nulla. All'epoca, dove oggi vi è il parco della Mezzaluna, vi era una aspirante discarica dove tutti i cantieri della zona scaricavano i residui delle costruzioni. Decise che li doveva esserci un parco per i bambini. Si uni all'idea un'altro cittadino. Vincenzo con tre bypas cardiaci , l'altro mutilato. In quel momento sembrò l'impresa impossibile di due visionari. Dopo un po Vincenzo si ritrovò solo, si rimboccò le maniche e cominciò a bussare alla porta del comune. non smise di bussare fin al 23 dicembre, il 24 non fu più. Questo bussare e chiedere non per se ma per i bambini di Collefiorito ha portato alla realizzazione del parco della Mezzaluna dove le famiglie vengono per stare in un ambiente sicuro e sereno.
I dossetti prima dell'ingresso del parco
L'ultima richiesta di Vincenzo  per la sicurezza dei bambini furono i dossetti per rallentare le auto davanti all'ingresso del parco. Al comune compresero la serietà della richiesta finalizzata alla sicurezza. I dossetti ora ci sono.
Vincenzo era conosciuto e stimato da tutti ed usava di questa stima che si era gudagnata sul campo per aiutare chiunque avesse un problema.
Cosa dire di più? Piotrei scrivere un libro di ricordi che finirebbe per impolverarsi da qualche parte. Il modo migliore di ricordarlo è predere esempio dal suo modo di essere: impegnarsi a "fare qualcosa di sociale" con tutto se stesso.
Silvio


2 commenti:

  1. La parola Nonno significa:
    Saggezza, Esperienza, Consiglio e Amore.

    Il Nonno è come un treno con tanti vagoni,
    ogni vagone è colmo di tanta sapienza...
    è un treno che corre sulla ferrovia della vita,
    qualche volta i binari si allentano un po'
    ma lui non si ferma mai.

    Arriva però un giorno, che entra in una stazione,
    l'ultima dei suoi tanti viaggi della vita,
    caricando sulla sua locomotiva tutti i ricordi più cari
    per portarli con se...
    ... riparte poi, verso un nuovo viaggio di magica luce.

    Oggi abbiamo perso un treno,
    ma quel treno ha lasciato a noi passeggeri,
    tutto il contenuto dei suoi vagoni:
    Ricordi, Consigli, Saggezza e tanto Amore.

    Buon viaggio Nonno, non ti dimenticheremo mai,
    ci hai dato tanto e noi sapremo custodire il tutto nei nostri cuori,
    rendendoti Grazie ogni giorno.

    Ci mancherai, ma il tuo ricordo ci darà la forza per affrontare coraggiosamente la vita, proprio come hai fatto tu.

    Marco Innaro

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  2. Marco, il tuo post mi ha commoso, grazie di averlo scritto.
    Silvio

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